La patente europea del computer ora attestata con Open Badge
La patente europea del computer in Italia sta per compiere 20 anni: è stata introdotta nel 1997 a opera di AICA e da allora sono state emesse più di 2 milioni di certificazioni ed attivati quasi tremila test center.
In questi 20 anni l'ECDL (European Computer Driving Licence) ha percorso molta strada: la sua acquisizione è stata introdotta nelle scuole, è molto apprezzata dal mercato del lavoro,dà Crediti Formativi a scuola e all’Università e nelle graduatorie del pubblico impiego. ECDL si è sempre aggiornata, adeguando i propri contenuti all'evolversi delle tecnologie digitali e all'impatto che hanno sulla vita quotidiana e lavorativa di ciascuno.
Dal primo step di cittadinanza digitale fino alla padronanza necessaria per ruoli professionali avanzati, la famiglia di certificazioni ECDL è cresciuta e si è ampliata per rispondere con flessibilità e specificità alle diverse esigenze di conoscenze digitali espresse dalla società. Da oggi anche la certificazione stessa diventa più digitale: è stata infatti inaugurata la sperimentazione con Bestr, che permetterà di rilasciare a chi consegue le certificazioni ECDL Base, Full Standard e IT Security non solo la tradizionale certificazione cartacea ma anche l'equivalente in formato Open Badge.
Ne parliamo con Daniela Rovina, Responsabile Dipartimento Affari Generali, Cultura e Comunicazione di AICA.
Digitalizzare la certificazione di competenze digitali: ovvia evoluzione o c'è di più? L'uso degli Open Badge potrebbe innescare meccanismi nuovi e virtuosi, grazie alla più facile condivisione social?
La realizzazione di questo progetto è frutto dei nostri rapporti con Cineca e ha l’obiettivo di sensibilizzare il mondo universitario sul tema delle competenze digitali certificate, indispensabili nel nostro tempo, a prescindere dalla propria professione.
Da tempo AICA persegue una maggiore condivisione da parte degli stakeholder rispetto ai diversi percorsi di certificazione: per questo, in occasione del rifacimento del nostro portale, abbiamo previsto la possibilità di condivisione sui canali social di notizie e percorsi di certificazione. In questo senso, sì, digitalizzare la certificazione ECDL e semplificarne la condivisione social attraverso gli Open Badge è uno sviluppo logico e naturale.
La possibilità di verificare immediatamente online la veridicità del Badge potrebbe facilitare il riconoscimento del suo valore da parte delle aziende?
Il tempo è forse la risorsa più preziosa della nostra era, in un momento storico in cui tutto “corre”. Al lavoro si cerca di razionalizzare al massimo questa risorsa: tutto ciò che semplifica, accelera e rende trasparenti procedure e dati, non può che essere d’aiuto.
La certificazione ECDL già oggi è riconosciuta in termini di crediti da molti Atenei. Una volta trasformata in Open Badge, l'integrazione fra Bestr e il gestionale universitario ESSE3 permette agli Atenei di riconoscere automaticamente crediti agli studenti in possesso di determinati Open Badge. Ritiene che questa integrazione faciliterà il processo di riconoscimento? Potrebbe contribuire ad ampliare il numero di casi in cui vengono riconosciuti crediti per una certificazione ECDL?
Il valore di ECDL è testimoniato non solo dal numero delle certificazioni erogate: oltre 2 milioni, ma anche dalla sua diffusione in Europa e nel mondo, dal momento che si tratta ormai quasi ovunque di uno standard de facto. È questo il valore che anche moltissimi Atenei riconoscono a ECDL, attraverso l’assegnazione di CFU agli studenti certificati o erogando essi stessi percorsi di formazione e di certificazione ECDL.
È naturale che anche una semplificazione amministrativa costituisca un grande vantaggio per le Università e per i loro studenti: maggiore semplicità, immediatezza e trasparenza nell’informazione contribuiscono a snellire e ottimizzare i processi interni e a migliorare la relazione con i propri stakeholder. È facile immaginare che attuare un processo di valore possa innescare un circolo virtuoso, almeno in termini di diffusione.
Il nostro auspicio è che questo nuovo progetto realizzato con Cineca possa contribuire fattivamente a sensibilizzare il mondo universitario sul tema delle competenze digitali e sulla loro certificazione.