Gli Open Badge entrano nelle carriere universitarie

Grazie all'integrazione tra ESSE3 e Bestr, le università italiane possono riconoscere crediti agli studenti per le attività dimostrate da Open Badge
18 Aprile 2016

Da Aprile 2016, ESSE3 - il sistema informativo che gestisce l'83% delle carriere universitarie italiane - interagisce con Bestr, permettendo agli Atenei italiani di riconoscere crediti agli studenti dell'Ateneo che possiedono un Badge approvato dall'Ateneo stesso.

L'apprendimento avviene ovunque. Mentre frequenta l'Università, lo studente apprende - parallelamente - anche altrove: coltivando i propri hobby, approfondendo i propri interessi, vivendo esperienze le più varie.

L'interazione fra questi diversi modi di apprendimento è preziosa ed è quel che permette all'individuo, proattivamente, di crescere e costruirsi. Gli Atenei lo sanno tanto da proporre essi stessi una vasta gamma di attività collaterali che possono essere o meno correlate al percorso di studi ma che sempre offrono al learner occasione di riflessione e crescita. Non solo: il valore di queste attività può anche essere riconosciuto, in forma di crediti, all'interno del percorso di laurea - contribuendo al raggiungimento del numero di crediti necessario per un certo esame, oppure aggiungendosi come attività didattiche facoltative.

I Badge rappresentano competenze

Ogni Ateneo, scuola, azienda, associazione o organizzazione che con le sue attività contribuisce a sviluppare competenze nei learner può definire Badge che rappresentino queste competenze.

I Badge includono una descrizione delle competenze rappresentate e dei criteri con cui vengono riconosciute.

L'organizzazione che ha definito i Badge li assegna poi ai learner che soddisfano i criteri stabiliti.

Endorsement: per riconoscere il valore di un Badge

Un Ateneo può riconoscere il valore delle competenze rappresentate nel Badge, esprimendo così anche la sua fiducia nell'organizzazione che assegna il Badge. Questo riconoscimento si esprime con l'endorsement, che avviene sulla piattaforma Bestr includendo anche un commento che sostanzia il motivo dell'endorsement. 

Su ESSE3: i Badge che hanno valore per l'Ateneo

Il sistema di gestione studenti ESSE3, in uso presso l'80% delle università italiane, permette all'operatore della segreteria dell'università di vedere tutti i Badge di Bestr a cui l'Ateneo riconosce valore: i Badge emessi dall'Ateneo e quelli che hanno il suo endorsement.

Per ogni Badge l'Ateneo può definire se e quanti crediti possano essere riconosciuti agli studenti che lo possiedono, in base al corso di laurea e alle attività didattiche. 

Dai Badge ai CFU

L'università attraverso ESSE3 ha visibilità di quali suoi studenti hanno ottenuto i Badge riconosciuti dall'Ateneo. In base alle regole definite per corso di laurea e attività didattiche vengono riconosciuti crediti agli studenti titolari dei Badge.

Ad esempio lo studente in possesso di un Badge corrispondente a un'esperienza formativa attiva, attinente al suo percorso di studi e corredata di una verifica finale la cui qualità è stata preventivamente verificata dall'Ateneo e dichiarata con l'endorsement, potrà vedersi riconosciuta un'intera attività didattica. 

Per lo stesso Badge, allo studente di un corso di laurea meno attinente potrà invece essere riconosciuta una attività didattica extra-curriculare, eventualmente in sovrannumero, di cui saranno definiti crediti, ambito, TAF e settore disciplinare.

Gli Open Badge come lingua comune per condividere competenze

L'integrazione di Bestr con ESSE3 mette a disposizione degli Atenei uno strumento digitale per realizzare in maniera rapida e innovativa quel che già abitualmente è contemplato dalla didattica universitaria: riconoscere il valore di un certificato linguistico ottenuto con un'esperienza all'estero, di un tirocinio in azienda che ha fatto crescere competenze complementari al percorso di studi, e così via. 

L'elemento disruptive risiede non solo nell'aspetto tecnologico, che rende questo riconoscimento più veloce trasparente e semplice per tutti gli operatori, ma anche nel fatto che, passando per gli Open Badge, si abilita il riconoscimento di competenze che fino a pochissimo tempo fa non erano identificate in modo sufficientemente strutturato da poter essere prese in considerazione da un Ateneo.

Le soft skills di cui si fa molto parlare di recente non sono definite da nessun framework collettivamente riconosciuto e questo le rendeva difficili da valorizzare.

Con gli Open Badge ciascun learning provider definisce in modo chiaro, dettagliato, pubblico e condiviso come intende e come verifica le competenze rappresentate dal Badge, permettendo così a tutti gli interessati di valutarle e decidere se appoggiarle con un edorsement.