Bestr Steering Committee 4/5: Simon Whittemore, Jisc
Simon Whittemore riveste il ruolo di Head of Change and Enterprise a Jisc
Ho accettato l’invito a far parte del Board di Bestr perché credo fortemente nella capacità dell’education di autoriformarsi, nell’impatto in termini di crescita civile che l’insegnamento ha su ciascuno di noi e sul mondo, nell’opportunità per chiunque di sviluppare il proprio potenziale in una relazione virtuosa con gli altri individui.
In questo contesto le tecnologie digitali, se gestite correttamente, possono creare i ponti con cui superare i gap e creare nuove opportunità. Bestr, e il servizio di Jisc Employability Skills Match, sono servizi per essere all’avanguardia su queste nuove opportunità. Il mio contributo sarà in termini di strategia, education policy, funding e ruolo della tecnologia, sia sul fronte del management consultancy che dell’insegnamento.
E’ ormai opinione condivisa che i riconoscimenti accademici non bastano da soli a fornire e certificare le skills e capacità di cui avranno bisogno la società e l’economia nel futuro. Indipendentemente dal dibattito sui criteri classificazione dei voti negli UK, l’emergere di iniziative come School of Life o la proliferazione degli open badge, c’è una crescente consapevolezza che, per essere un cittadino conscio e capace di influire, è necessario avere non solo una formazione accademica ma anche esperienze, maturate sul lavoro o in generale nella vita.
I datori di lavoro più avanzati - e coloro che vogliono mantenere o aumentare il loro potere di mercato - sanno che non basta tenere in conto i risultati universitari per trovare le risorse umane capaci di rispondere alle loro necessità: i consumatori sono così diversificati tra loro che serve la stessa eterogeneità anche nello staff e quindi cercano collaboratori con softs skills come la versatilità, l’empatia e la capacità di lavorare trasversalmente fra culture o settori organizzativi diversi. Et voila, sono proprio le competenze che servono a tutti nella vita!
I learners che sono cresciuti partendo da una condizione di svantaggio, in alcuni casi, potrebbero avere sviluppato - attraverso l’esperienza - maggiori capacità professionali come la resilienza o la determinazione, rispetto a chi viene invece da un background privilegiato.L’aspirazione è un concetto relativo: in Europa c’è un grave problema di mancanza di incontro fra domanda e offerta nel mercato del lavoro e molti posti disponibili rimangono vacanti. Per esempio, nonostante la domanda del settore IT in UK, permane un alto tasso di disoccupazione fra coloro che si laureano in informatica.
Potrebbe cambiare la situazione se fossimo capaci di costruire uno scambio online di professionalità e skills a livello europeo? La mia scommessa è che un sistema del genere permetterebbe non solo di coprire i posti vacanti, ma anche di migliorare le condizioni dei giovani laureati e di creare nuove opportunità. Perché le opportunità - va ricordato - sono proprio nell’apprendimento, nell’impresa sociale e nella ricerca, e in una economia moderna è necessario ridefinire cosa significa essere “impiegati”.
Come membro del Board di Bestr, sono entusiasta dell’opportunità di esplorare, assieme a illustri colleghi internazionali, questi campi di ricerca e di supportare una “pioneering venture” che, assieme ad altre iniziative nazionali, darà all’Italia l’opportunità di essere il leader nel cambiare il panorama della formazione e di massimizzare il potenziale dei lifelong e life-wide learners.