Bestr Steering Committee 1/5: Tom Black, Stanford University

Cinque evangelist internazionali dell'education technology sono la guida teorica e scientifica di Bestr. Ciascuno di loro si presenta, e dà la propria visione della piattaforma.
4 Dicembre 2015

Tom Black è Associate Vice Provost for Student and Academic Services & University Registrar alla Stanford University.

Far parte di un Comitato Strategico significa contribuire, ogni volta che il progetto avanza di un passo, a spostare di un altro metro l'orizzonte degli obiettivi e delle sfide che ci si pone: Bestr vuole cambiare il mondo della formazione e delle competenze, in Italia e fuori dall'Italia, ed è per questo che ho accolto con entusiasmo l'invito a farne parte, portando il contributo dell'esperienza maturata a Stanford. Da attento osservatore delle politiche per la formazione, infatti, risulta sempre più evidente che l’approccio usato fino adesso per valutare la qualità dei programmi educativi e il successo degli studenti è stato basato sulla misurazione degli inputs: ossia il numero dei libri disponibili in biblioteca, le risorse finanziarie dedicate e il livello del corpo docente. Tuttavia, negli ultimi anni, questo approccio è stato progressivamente sostituito da una valutazione degli output: ovvero cosa è stato appreso, quali specifiche competenze sono state raggiunte, quanti ragazzi hanno completato il percorso di studi.

Perché questo nuovo approccio sia pienamente efficace, però, servono strumenti dedicati e specifici, e Bestr è la nuova piattaforma disegnata proprio per misurare gli output tramite l’evidenza dell’apprendimento.

Gli  E-portfolios [dove “e” stà appunto per “evidenza”] e l’uso dei badge per mostrare visivamente in modo efficace le competenze acquisite sono, appunto, le componenti fondamentali del modello Bestr. 

Concettualmente, infatti, Bestr è la chiave per il successo degli studenti, perché permette loro di essere informati e pienamente consapevoli di quello che vogliono apprendere e di come riuscire a ottenerlo.

Bestr, in questo senso, è più di uno strumento, è una vera e propria “aspirazione”: diventare il “best friend” di chi vuole conoscere e crescere.