Al lavoro come campioni
Disciplina, organizzazione del tempo, lavoro in team, perseveranza, resistenza allo stress: quale imprenditore non vorrebbe collaboratori con queste caratteristiche? Assumere un ex atleta agonista vuol dire quasi certamente assumere qualcuno con queste capacità.
Ne erano ben coscienti gli organizzatori di ioLavoro a Torino, che hanno incluso fra gli eventi di una fiera dedicata all’impiego soprattutto delle nuove generazioni un incontro focalizzato proprio sullo sport e le sue ricadute sul mondo del lavoro e della crescita personale e professionale.
Gli studenti sportivi hanno testimoniato non solo l’incredibile perseveranza, autodisciplina e capacità di gestione del proprio tempo che sono necessarie per conciliare studio e sport ad alto livello, ma anche gli insegnamenti di vita che ciascuno di loro ha tratto dai singoli sport.
L’esperienza di campione italiano junior di Supermotard 2006 ha portato Riccardo Cavazzana a riflettere sul tempo, il suo valore: ogni secondo è cruciale, nel giro di pista come nella giornata.
Martina Amidei, della nazionale di atletica leggera, racconta come alla vigilia di una gara si senta chiaramente di aver a disposizione una sola occasione per mettere a frutto un intero anno di allenamento, con tutto lo stress ma anche il focus assoluto che ne deriva.
La capacità di interagire con il team, valorizzare le persone, riconoscere i contributi, esprimere posizioni e smussare attriti emerge con un ruolo centrale in tutti gli sport: non solo di squadra, ma anche quelli abitualmente considerati individuali, ed è ulteriormente arricchita dal rispetto della gerarchia, impersonata dall’allenatore, dalla società - per molti atleti anche dalla gerarchia militare in cui sono inquadrati.
Questi giovani atleti sanno benissimo che nel momento in cui si mettono in gioco nel mondo del lavoro invece che sul campo sportivo, queste capacità rimangono con loro e sono preziose - per loro come per chi li assume. Ma chi li assume ne è altrettanto cosciente?
Alcuni imprenditori per propria formazione o cultura apprezzano in modo particolare le esperienze sportive dei dipendenti riuscendo a leggerne le implicazioni anche meno ovvie, mentre per altri potrebbero essere le agenzie specializzate a far da intermediari nel valorizzare queste competenze: Adecco ha un programma specifico per la valorizzazione in campo lavorativo degli atleti, guidato dalla ex olimpionica Michaela Imperatore, mentre Adriana Lancella di Synergie suggerisce di usare gli Open Badge per dare valore alle soft skills sviluppate da ciascuno in ambito sportivo.
Andare oltre lo strumento limitato del CV è particolarmente importante per dare evidenza di capacità collaterali, a maggior ragione quando si tratta di fasce in difficoltà come i neet: lo sport per loro è un’opportunità per mettere a frutto il proprio tempo, per scoprire in se stessi nuove capacità e sviluppare nuove potenzialità. È fondamentale a questo punto poter mostrare agli employer proprio queste potenzialità e caratteristiche – e non un poco significativo curriculum vuoto di esperienze professionali: questo l’obiettivo anche del progetto Lavoro di Squadra di Actionaid.
Lo stesso vale per gli sportivi stessi, che hanno ben chiara l’importanza di continuare a studiare e costruirsi competenze tecniche – anche grazie alle offerte formative in e-learning, sempre più disponibili e di valore. Laura Capano è campionessa italiana universitaria 2016 con la squadra di pallavolo del Collegno CUS Torino, che gioca in B1, e parallelamente allo sport studia amministrazione aziendale: grazie all’e-learning può sfruttare per studiare ogni minuto libero, che sia fra un allenamento e l’altro o sul bus per le trasferte.
All’alba delle Olimpiadi è impossibile non ammirare la perseveranza e la dedizione degli atleti che conciliando vita e studio arrivano a portarci la meraviglia della perfezione del gesto atletico e l’emozione della competizione. In attesa che possano portare anche a beneficio del mondo del lavoro le loro preziose esperienze.
Immagine realizzata da "The Department for Culture, Media and Sport" e ritagliata dalla redazione di Bestr. Qui l'immagine originale.